lunedì 16 settembre 2013

A QUARTO GRADO CON GIANLUIGI NUZZI L'APPROFONDIMENTO E' UN DI PIU'

Gianluigi Nuzzi

La puntata di "Quarto Grado andata in onda Venerdì 13 Settembre su Rete 4 è stata noiosa e piatta. Gli spettatori, pochini per la verità (circa 1. 200.000) probabilmente diminuiranno. Del resto nessuna novità rispetto alla conduzione di Salvo Sottile, anzi, Gianluigi Nuzzi  troppo impegnato ad apparire come piace a lui che si dimentica di approfondire le storie che tratta, diversamente da come scrive. Nei servizi trasmessi nessuna novità di rilievo, niente che possa incidere sulle storie già raccontate trite e ritrite, niente di niente.
Opinionisti annoiati, la Palombelli interviene con precisazioni e ragionamenti talmente banali che mette noia, Alessandro Meluzzi con le sue teorie, sempre le stesse e mai concordanti con i fatti realmente accaduti. Massimo Picozzi è ininfluente.
Sabrina Scampini alunna diligente ora imita Bruno Vespa e propone in studio macabre ricostruzioni delle scene del crimine.
Ma torniamo a Nuzzi, algido e contratto intervista Katharina Miroslawa (l'unico fatto nuovo della serata) la ballerina polacca coinvolta nell'omicidio del suo amante l'industriale Carlo Mazza. Dopo aver scontato la pena chiede la revisione del processo, lei da sempre si dichiara innocente. Suo marito intervistato in Polonia la scagiona, Nuzzi in studio copre le vesti di un giudice inquisitore. Non gli permette di dire la sua, la incalza con domande provocatorie senza mai entrare nel merito e da quel poco che ho letto sulla Miroslawa mi sembra che Nuzzi di questa storia conosca ben poco. Alla fine non si è capito niente.
Quando si ha la presunzione di raccontare gli approfondimenti di un fatto bisogna prepararsi in modo adeguato altrimenti si cade nelle chiacchere da bar, parole infinite che non portano a niente e questo scusatemi non si chiama approfondimento. Questo programma è privo di anima.

                                                                                                Il rompiscatole  

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