domenica 3 maggio 2020

MICHELLE HUNZIKER VS GIOVANNA BOTTERI




MICHELLE HUNZIKER

Non c’è mai fine alla presunzione e alla superficialità. Michelle Hunziker dai banchi di Striscia la notizia sfotte la giornalista Giovanna Botteri, non per quello che dice, ma per come si veste e si pettina.
Lei è l’ultima che si può permettere di criticare e ridicolizzare chicchessia ma soprattutto una donna, per il semplice motivo che si contraddice da sola e non è credibile. Forse dimentica che non basta aver creato una fondazione in difesa delle donne, non basta essere la ex moglie di un cantante famoso e la moglie di un giovane imprenditore per sentirsi al di sopra delle parti. Non basta avere la presunzione di essere famosa e amata dal pubblico per sparare cazzate..
Forse Michelle Hunziker dimentica alcune cose. Il suo passato lo ha blindato grazie alle “grazie” di tanti pseudo giornalisti e avvocati ma non basterà quando prima  o poi qualcuno con le palle romperà questa omertà nascosta e manipolata da tanto forse troppo tempo. La Hunziker è diventata famosa mostrando il suo culo, Giovanna Botteri è diventata famosa usando il suo cervello.


GIOVANNA BOTTERI
Pacata e onesta la risposta pubblica di Giovanna Botteri


"Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi…  Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne".