giovedì 27 settembre 2012

LA SATIRA DI ANTONIO RICCI

La velina Giulia Calcaterra


Il cane di Giulia Calcaterra legato al collo con una fune (il massimo delle comodità) 


 Antonio Ricci predica bene e razzola male,forse è invecchiato, forse nessuna delle due, è e rimane una persona ambigua. Il suo programma (Striscia) lo rispecchia fedelmente, forte con i deboli e debole con i forti e oramai anche i più suoi fedeli sostenitori lo hanno capito. Deve avere una faccia tosta esagerata per dare lezioni di moralità anche perche sceglie come conduttore  Ezio Greggio (uno convinto di essere un regista ma i flop dei suoi film parlano da soli) residente da anni nel Principato di Monaco paese famoso per essere nella black list ma che lavora prevalentemente in Italia.Michelle Hunziker altra conduttrice con un  passato molto ma molto discutibile e il libro "Le verità nascoste" uscito da pochi mesi scritto da Roberto Simioli suo ex patrigno conferma con documenti e testimonianze che Michelle non è quella che può dare lezioni a nessuno dal banco di "Striscia". Ora ecco le nuove veline che debuttano suscitando polemiche e dubbi, il padre di una è amico di Berlusconi e l'altra non sembra una amica degli animali. Probabilmente Ricci troverà giustificazioni perfette per tutto ma non potrà nascondersi per sempre dietro la parola "satira"forse perche è semplicemente un uomo infelice con tanta rabbia in corpo.

                                                                                                         Il rompiscatole

lunedì 24 settembre 2012

KATHARINA MIROSLAWA IN UN LIBRO LE SUE VERITA'

Comunicato stampa
Katharina Miroslawa la ballerina polacca tornata libera dopo 12 anni di carcere per essere stata secondo i giudici la mandante dell'omicidio Carlo Mazza, l'imprenditore di Parma ucciso il 9 febbraio 1986, decide per la prima volta di raccontare in un libro fatti sconosciuti e anomalie che la coinvolsero in quella maledetta storia che la vedero protagonista suo malgrado.
Dalla prima assoluzione alla condanna successiva, le rivelazioni di Witold Kielbasinski reo confesso che scagiona completamente la Miroslawa e il fratello Zbigniew Drozdzik, la richiesta  negata per un "vizio di forma"nonostante ci fossero elementi ritenuti validi per la riapertura del caso. Il ruolo del giudice Antonio Esti che condannò Katharina e successivamente condannato perche "aggiustava"i processi per ordine dei casalesi, l'interesse del on.Antonio Di Pietro nel volerla difendere e poi altre inedite rivelazioni.
"Sarò libera solo quando riconosceranno la mia innocenza"e questo libro è semplicemente il primo atto di un percorso per arrivare alla verità che lei pretende ed esige.Naturalmente lei vuole e chiederà la riapertura del processo e non basteranno dodici anni di carcere a farle cambiare idea. Katharina Miroslawa affida le sue rivelazioni a Rody Mirri suo primo manager e ora scrittore, "It's your song" il suo ultimo libro racconta del omicidio di Gianni Versace.         

                                                                                  Vanessa Verri                        

                                                                           Vanessaverri@libero.it











domenica 2 settembre 2012

EMILIO FEDE E LA SUA MISERA PENSIONE

Emilio Fede percepisce da Mediaset 20mila euro nette al mese inoltre autista,ufficio,casa tutto pagato eppure si lamenta. Intervistato nel programma La Zanzara su Radio2 dichiara che "non è niente per quello che ho fatto".
"Non si è ricchi con 240mila euro all'anno"prosegue Fede. "Dipende" mi verrebbe voglia di rispondere al ex direttore del tg4".Questo quesito dovrebbe porlo alla maggioranza degli italiani che vivono con pensioni misere.
Ovviamente Fede non conosce la vergogna ed è distante anni luce dalla consapevolezza di quanto lui sia fortunato, se è vero che ognuno meriti di guadagnare per quello che ha seminato altrettanto vero è che la dignità di ogni pensionato dovrebbe essere tutelata da chi spara "cazzate" come quelle di Fede.
                                                                                  Il rompiscatole