domenica 30 giugno 2019

venerdì 21 giugno 2019

LILLI GRUBER INCAPACE DI NASCONDERE LE SUE ANTIPATIE...

LILLI  GRUBER




Lilli Gruber è sicuramente una giornalista che sa il fatto suo, esperienza e dialettica non le mancano ma nel tempo appare evidente la sua incapacità nel non fare trapelare le sue simpatie o antipatie  verso i suoi ospiti presenti nel suo programma “Otto e mezzo” in onda su La7.
Visti i suoi precedenti nel ruolo di europarlamentare nella lista “Uniti nell’Ulivo” 2004/2008 gli viene proprio naturale assecondare, stimolare e argomentare simpaticamente tutti quelli che politicamente la pensano come lei. Diversa impostazione con ospiti che hanno radici politiche diverse vedi Matteo Salvini o Luigi Di Maio, peggio ancora con Alessandro Di Battista, ospite alcune sere fa nello studio di “Otto e mezzo”. Con loro  l’espressione del suo viso cambia automaticamente trasformandosi in una maschera colma di livore, le domande diventano stilettate tese a colpire duro l’ospite, il tono diventa ambiguo e antipatico quasi quanto lei.
La Gruber è incapace di nascondere le sue antipatie al punto di farle perdere quella logica professionale della imparzialità che una giornalista dovrebbe saper controllare. Credo e penso che questo suo modo di proporsi sia dettato da una sua profonda astinenza di felicità. Ovviamente è solo una mia deduzione e probabilmente lontana dalla realtà ma quando si usano pesi e misure in modo diversi e così evidenti vuol dire che qualcosa ti rode dentro al punto di perdere l’autocontrollo e questo capita alle persone insoddisfatte e rancorose che non si capacitano dall’idea che qualcuno la pensi diversamente da te.
Anche se esistesse una motivata ostilità verso i tuoi interlocutori il rancore non porta nessun beneficio mentre un aperto chiarimento produce l’emozione necessaria a chiarire i fatti separando il giusto da quello ingiusto e far vedere quello che c’è da vedere in modo onesto.