martedì 18 marzo 2014

IL NUOVO PROGRAMMA DI ANTONIO RICCI "GIASS E' UNA CAGATA PAZZESCA"...

Giass è una cagata pazzesca. Potrei usare la sintesi di Fantozzi per darvi l’idea o provare ad argomentare ma mai come in questo caso è bastato vederne pochi minuti (ma poi ovviamente l’ho visto tutto) per stroncare un programma senza senso che nel migliore dei casi, proprio per essere buoni, esclameresti “senza infamia e senza lode”. Perché? Com’è potuto succedere?Antonio Ricci è un grande autore televisivo che merita rispetto per aver creato trasmissioni che hanno fatto la storia del piccolo schermo ma presentarci Giass come nuovo, innovazione, rivoluzione è al limite della truffa.
Lo studio claustrofobico di Strisca la Notizia è inadatto al “varietà”, pensi che il giorno in cui Ricci smetterà di usare le risate registrate nel 2014 forse potremmo diventare un paese civile, ti chiedi quale sia il confine tra il politicamente scorretto e l’offesa che non fa ridere. Dovrebbe turbarci uno sketch che usa le parole “negri” e “froci”? Dovremmo gridare al coraggio di Luca e Paolo per una battuta sulla recitazione di Manuela Arcuri.Vedendo Giass ti vengono in mente tanti programmi: daColorado a Zelig da dove provengono alcuni comici, daCiro a Striscia la notiza, da La Sai l’ultima? a Le Iene. Ti chiedi se nelle intenzioni di chi lo ha scritto voleva essere unDrive In nella versione 2014 o una specie di Indietro tutta senza Arbore, quindi senza senso. Giass finisce per non essere nulla, distrutto su Twitter da addetti ai lavori e non. Battute che non fanno ridere “Ce l’ho lungo come il braccio di un bambino che coglie una mela”, imitazioni che non fanno ridere come quella della Laura Boldrini di Paolo Kessisoglu e nemmeno la Pascale di Virginia Raffaele riesce ad essere divertente come sempre.
Le candid con puzzette e rutti in taxi le facevano già negli anni 90 così come non brilla per originalità lo scherzo a Cracco, Vissani e La Mantia e torna in video persino Valentina Persia.Fiorello è vittima dei Cugini Merda in una gag sprecata che toglie il peso anche a uno come lo showman siciliano, la sigla come hanno già scritto altri è preistoria così come sembra sbagliata la collocazione domenicale. Luca e Paolo fanno quel che possono e forse senza di loro andrebbe anche peggio, il resto lo si riempie con stereotipi e luoghi comuni.
Non starete mica esagerando? Se ci sia annoia davanti ad una puntata di una telenovela spagnola recitata male ci può anche stare, se invece sbadigli dopo dieci minuti davanti al “nuovo” show del guru Ricci forse qualche problema c’è. Siamo sicuri sia solo una dimenticanza che nei “Tengo CapoFamiglia” non sia comparso il nome di Piersilvio ? figlio di Silvio Berlusconi. Flop di ascolti per il programma in onda su Canale 5 che è stato visto solo da 3.421.000 e ha ottenuto il 12,1% di share nella prima parte e 2.286.000 e il 10,44% nella seconda parte.
SPOILER: Ovviamente anche noi siamo di parte ed è inutile dire quale, tanto Ricci lo sa già.Friedman rivelerà il complotto dei blogger e giornalisti del web nel suo prossimo libro e spiegherà che a pagarci sono Pippo Franco e Gegia perché ingiustamente rimasti fuori da Giass.

sabato 8 marzo 2014

L'EGO E IL NARCISISMO SMISURATO DI BARBARA D'URSO

Barbara D'Urso (Gossip.befan.it)

Mi chiedo cosa pensano realmente e personalmente la redazione, l'inviate, lo staff completo dei programmi " Domenica Live" e "Pomeriggio 5"di Barbara D'Urso.
Me lo chiedo perche è diventato insopportabile sentire una conduttrice che rappresenta semplicemente la punta d'iceberg di un programma, presentare chiunque lavori con lei, premettendo sempre "i miei ragazzi  della redazione" oppure "la mia inviata" o peggio ancora "la mia giornalista" ma anche"la mia sarta". 
Questa ostinata premessa rappresenta in modo inequivocabile l'ego smisurato della D'Urso e smaschera in modo plateale la contraddizione della conduttrice democratica e buonista che lei pretende di apparire. Il suo narcisismo è talmente evidente che anche lo specchio si vergogna 
la signora D'Urso, vista l'età, dovrebbe sapere che "io"e "mio" sono pronomi e come scrive Carlo Emilio Gadda "sono i più luridi di tutti i pronomi e i pronomi sono i pidocchi del pensiero. 

                                                                                                     Il rompiscatole