lunedì 25 novembre 2013

IL"FASHION STYLE" con SILVIA TOFFANIN E ALESSIA MARCUZZI E IL TRIONFO DEL NARCISISMO

Silvia Toffanin -  Cesare Cunaccia - Alessia Marcuzzi

Mandare in onda un programma come "Fashion Style" è da masochisti.
Credo sia uno dei peggior programmi in circolazione, infatti gli ascolti di Domenica 24 Novembre su Canale 5 è di un misero 3.59% ovvero, 345.000 spettatori.
Mi chiedo se Silvia Toffanin  oltre che essere la moglie di Piersilvio Berlusconi abbia altri meriti, me lo chiedo veramente perché non vedo altro oltre questo. Insopportabile come il programma, supponente e presuntuosa con smorfie in abbondanza per capire in anticipo le sue scelte riguardo i concorrenti. Ovviamente la modestia non è il suo forte e lo si capisce perfettamente.
Sicuramente ci sarà  stato un motivo valido o più di uno per convincere Alessia Marcuzzi ad accettare la conduzione di questo programma, ed è stato un errore...perché in questa conduzione emergono dei limiti, probabilmente senza un copione, da libero sfogo a commenti personali e giudizi banali oltre che ripetitivi, affondando anche lei, che è notoriamente brava, in mare di  noia assoluta.
Cesare Cunaccia è un ottimo giornalista con un passato ed un  presente professionale importante ma con poca dimestichezza con il mezzo televisivo, e lo si vede. Ovviamente non c'entra niente con la Toffanin e la Marcuzzi e il loro trionfo del narcisismo e anche questo lo si capisce.
Se questo è il primo Talent Show made in Italy, siamo messi proprio male.

                                                                                                          Il rompiscatole


venerdì 15 novembre 2013

I FLOP D'ASCOLTI (COME SEMPRE) di PAOLA PEREGO


Paola Perego

"La Perego che, precisissima e mai con una sbavatura, trasmette il terrore del compitino da rispettare alla perfezione. D’altro canto, Di Mare alterna la sicumera del giornalista navigato all’ansiogenia dell’approccio alla nera, non ascoltando mai fino in fondo i propri interlocutori. E’ tutto talmente scritto, che non c’è mai un vero botta e risposta tra intervistatore e ospite di turno, oltre al fatto che la spasmodica ricerca dell’effetto bon ton appiattisce qualsiasi blocco.
L’essere preparati, allora, è diventato un delitto? No, ma Paola Perego in primis - che è colei che più - stando ai dati - fa scendere l’ascolto - dovrebbe giocarsi meglio quest’occasione e imparare da una come la De Filippi. Ora che ha avuto la sua grande occasione, dopo il contentino di Se… a casa di Paola, dovrebbe mettersi in gioco in prima persona, smentendo una volta per tutte il suo esserci arrivata grazie a Presta
La Perego, per sua stessa ammissione, non lava, non stira, non cucina e del mondo dello spettacolo conosce solo i personaggi dell’Arcobalenotre. Fa la stupita quando dice che Sofia Loren l’ha chiamata per farle gli auguri del suo matrimonio, e non capisci mai dove finisca l’umiltà e inizi la furbizia. Vedi La vita in diretta e ti chiedi una volta per tutte chi sia veramente Paola Perego, perché le signore per strada possano una buona volta riconoscerla (in un vox populi a Quelli che il calcio, di qualche mese fa, la mancata empatia tra lei e le sciure per strada le creò già imbarazzi).
Paola, dall’alto della sua sobrietà distaccata (che pur ci tiene a elevarsi da un passato di Talpe e Fattorie) sembra seguire quello che è opportuno fare, senza mai prendere una reale iniziativa personale. Così ha aperto alle interviste singole a personaggi come Elisabetta Canalis, Rossella Brescia e Max Giusti, tutti assistiti da Presta e poco vicini al gusto delle massaie. Oppure ha rispolverato il suo cavallo di battaglia, il talk generazionale, ma senza intercettare fino in fondo il pubblico giovanile.
Così la nuova Vita in diretta, per piacere a tutti, rischia di non piacere a nessuno. L’interazione social è stata delegata a quattro giovani che non ci capiscono nulla e che, comunque, restano ingabbiati dall’incapacità di portare Twitter e Facebook senza censure in Rai."

Da Blogtv.it

lunedì 4 novembre 2013

LUCIANA LITTIZZETTO E "L'ODORE" DEGLI UOMINI...

LUCIANA LITTIZZETTO

Non è la prima volta che in questo blog parlo di Luciana Littizzetto e non ho mai nascosto la mia opinione sulla sua satira.
Ieri sera comunque sia sono rimasto basito, durante la sua consueta ospitata domenicale da Fazio. Il tema era la "puzza" ovvero,  l'odore che la stragrande maggioranza degli uomini (secondo lei) emanano. Non solo Brad Pitt, ma in generale, sempre  secondo la Littizzetto "è risaputo che gli uomini puzzano più delle donne" spiegando anche le parti anatomiche dell'uomo dove regna la fetida sporcizia.
Io francamente non so che uomini frequenta la signora Littizzetto per sostenere queste tesi, contenta lei...ma la realtà sembra molto ma molto diversa. In questo articolo  http://www.iodonna.it/bellezza/make-up/2013/bellezza-uomo-narciso-vanitoso-ritocchi-401491669560.shtml  pubblicato da "iodonna"  sulle abitudini  e il tempo che gli uomini dedicano per l'igiene e la cura del proprio corpo sembrerebbe contraddire la sua arringa contro la "puzza" degli uomini.

                                                                                        Il rompiscatole

venerdì 1 novembre 2013

ELENA ELI...UNA VOCE, UN PROGETTO.


Invitato alla presentazione di un libro in un locale della movida milanese, il  "Leven Room Club", sono rimasto piacevolmente sorpreso ascoltando alcuni pezzi musicali eseguiti dal vivo da una giovane cantante, Elena Eli. Nella cartella di presentazione dell'evento consegnatami, oltre alcune schede riguardanti il libro di Rody Mirri Vannini Editrice, "Peccato- Katharina Miroslawa" conteneva in un elegantissimo cofanetto il cd della cantante ospite. Una musica piacevolissima, una voce calda ed accattivante ed un pezzo "The Green Bridge" eccezionale. Visitando il sito che da il titolo al cd,  (www.greenbridge.it) scopro un progetto ambizioso e umanitario, leggo:  
 "Un progetto che in breve tempo è diventato una vera case history del settore, maturando una leadership che ha portato in breve, dopo aver preso il via in Africa, ad allargare il proprio campo d’azione anche al Brasile. L’idea nasce dal bisogno di esprimere solidarietà alle popolazioni locali che ordinariamente lottano per la sopravvivenza, aiutandole non con semplici donazioni, ma trasmettendo il know-how sulle nuove tecnologie rinnovabili in modo da renderle autonome dal punto di vista della produzione energetica nonché dell’estrazione di acqua potabile.

La stessa energia prodotta sarà anche impiegata per alimentare strumenti biomedicali trasportabili, messi a disposizione da “HRS”, con i quali i medici potranno curare, grazie ad applicazioni ad ultrasuoni, ulcere, ferite, infezioni e traumi. Il CD “The Green Bridge un ponte per l’Africa” è una preghiera musicale scritta ed interpretata da Elena Peli, nonchè Direttrice di Green Bridge."

Anche nei locali della movida milanese si possono scoprire voci e progetti che meritano la nostra attenzione.
                                                                                                    Il rompiscatole