La musica italiana che vende e piace all'estero non è sicuramente quella fatta sentire a Sanremo. Giusto non riesumare cantanti e lasciare spazio hai giovani,ma nessuna della canzoni sentite avrà mai spazio nel mercato internazionale. Alcune funzioneranno solo in Italia,altre venderanno poco o niente. Credo e penso che la canzone italiana da esportazione sia solo quella interpretata da Ramazzotti, Pausini, Tozzi, Bocelli, Zucchero e pochi altri. Una musica melodica, forse unica nel suo genere ma che rispecchia fedelmente la nostra vocazione pane,amore e fantasia. Naturalmente diverso è il discorso per la Lirica, Pavarotti e Bocelli ne sono l'esempio.
Il Festival della canzone italiana rimane semplicemente una rappresentazione di quello che oggi sono delle novità nel campo musicale sul nostro territorio,niente di più di questo. Di sicuro non saranno queste canzoni che varcheranno i confini.
Anche per la scelta della Littizzetto nutro forti perplessità, oggi sembra un eresia non parlarne bene, ma poco importa,gli ascolti dimostrano che il Festival piace e tutti sono soddisfatti. Ma se togliamo la scenografia (bellissima) tutto il resto rimane molto casereccio, peccato perche grazie all'Eurovisione perdiamo un ottima occasione per valorizzare tante nostre peculiarità. Il "Made in Italy"primeggia nel mondo, ma il Festival di Sanremo non rispecchia tutto questo.
Il Rompiscatole