Oramai il "Grande fratello" è diventato un coacervo di sfigati in cerca di una sistemazione futura nell'ambito televisivo o per male che vada diventare, ipoteticamente, una star del web.
Ma forse è semplicemente uno specchio di questa società. Infatti, tutti recitano una parte e la stragrande maggioranza di loro pure male. Tutto fa brodo. C'è chi costruisce una storia d'amore e chi pesca un concorrente da utilizzare come lo sfigato di turno. C'è chi lega con chi reputa un vincente coalizzandosi contro altri e chi predica bene ma agisce male. Il circo Barnum (ovvero un fenomeno di baracconi) al completo. Gli ascolti però non premiano questo programma e questo non stupisce. Signorini il conduttore, è la persona giusta in un posto sbagliato. Delle due opinioniste si salva solo la Beatrice Luzzi mentre la signora Cesara Buonamici sembra la suora badessa che dispensa consigli forse, ma solo forse, utili negli anni 60. Brava e bella Rebecca Staffelli. Ma il fatto più sorprendente riguardo i partecipanti è la mistificazione della propria personalità. Tutti recitano un ruolo che non gli appartiene e questo è talmente evidente che anche loro spesso si contraddicono con fatti e atteggiamenti poco coerenti con quello che dicono o fanno credere. In questa edizione si salva solo la concorrente Helena Prestes, ribelle, egocentrica e insofferente ma comunque sia, vera. Con difetti e pregi ma sempre e comunque vera.
Amen...
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