Marco Predolin |
Il grande Alfonso Signorini da lezioni di moralità.
Questa è una
notizia sorprendente,curiosa e ridicola ma non sapevo che era anche un grande
paladino del mondo gay stigmatizzando ogni frase spesa da chiunque che non sia
benevola tolleranza. Una battuta scherzosa e goliardica detta da Marco Predolin
in un contesto amichevole con altri concorrenti della casa del GFVIP sembra
essere lesiva dell’onore e della dignità omosessuale,anche se pronunciata in
presenza di gay intelligenti e dotati di sensi dell’umorismo. Ovviamente
ergersi a paladini contro l’omofobia rende graditi al grande pubblico di pecore
che trova sostentamento nel patume
mediatico dove la lobby gay ha trovato comodo alloggio e Signorini ne è
concreto esempio.
Peccato solo
che il neo guru del pettegolezzo patinato non si sia mai preoccupato di
categorie di persone che , per anni hanno dovuto sopportare il dileggio
sistematico sotto forma di barzellette e battute feroci. Signorini non ha mai
pensato a come si sentissero i familiari dei carabinieri, dei non vedenti, dei sordomuti,
dei portatori di handicap, ogni volta
che a scuola, al bar, per strada si raccontavano sgradevoli barzellette? La
dignità non è una esclusiva dei gay e il rispetto va garantito a chiunque,
indipendentemente dalle preferenze sessuali e se dobbiamo dare un contributo fattivo
alla crescita culturale di questo disastrato “Paese”cerchiamo di evitare di
farlo unicamente agitando boa di paillettes e imponendo ai telespettatori un
gradimento forzoso della categoria gender oggi tanto di moda. Si insegni e si
divulghi il rispetto lasciando perdere per un momento gli indici d’ascolto. Ma
il vero “golpe” voluto dal GF nei confronti di Predolin è stata la “bestemmia”.
Ebbene nel paese, ma questo non deve essere
giustificato, il novantanove per cento della popolazione non sapeva il
significato della parola “managgia” frase utilizzata come un intercalare
comune. Ora sappiamo grazie al GFVIP il significato, imprecazione popolaresca
ovvero “che tu sia maledetto”.
Predolin per
questo è stato eliminato dal gioco, peccato che una concorrente che ha fatto
dell’ignoranza la sua arma migliore, tale Giulia De Lellis, dopo aver fatto
dichiarazioni sorprendenti e offensive nei confronti dei gay abbia ricevuto
solamente una requisitoria piccata da parte del paladino Signorini. Due pesi, due misure. Spiace che anche Ilari Blasi si sia resa complice di questa epurazione nei confronti di Predolin, e non basta la scusa della bestemmia per giustificarla, perche se ai concorrenti del GFVIP essendo un programma reality, si chiede espressamente di comportarsi in modo naturale, poi non ci si deve pentire di quello che dicono o fanno nella casa e spetta al pubblico con il voto la valutazione sulle gravità delle affermazioni o dei fatti. In sostanza ieri sera l'unica cosa che ha trionfato è stata l'ipocrisia con la complicità dei tanti paraculi.
Cose che abbiamo imparato dal grande fratello ieri sera:
Dalla pagina Facebook di Selvaggia Lucarelli che condivido pienamente:
1) una bestemmia è considerata una faccenda imperdonabile, "faccia da bastardo, questa cosa la sistemo fuori" è una cazzatina.
2) la De lellis è la gioia di ogni autore: messa lì perché ignorante, sta seguendo il copione con commovente solerzia.
2) Alfonso Signorini mostra il suo consueto coraggio che sfodera, come sempre, solo con i pesci piccoli: impartisce lezioni di vita ad una che faceva Uomini e donne e che l'unica cosa che ha letto in vita sua è il libretto di istruzioni dell'epilatore elettrico. "Ignorante!". Eh, ma va. Pensavo fosse stata messa dentro la casa per dare lezioni di buonsenso e civiltà. Un eroe.
3) la filippica sull'Aids non c'entrava un cazzo, se non a strappare qualche applauso di quelli ad minchiam, tipo all'atterraggio del pilota. Quella è talmente ignorante che quando parlava di paure di prendersi qualche malattia poteva intendere qualsiasi cosa, pure l'alopecia. O la piorrea.
4) Predolin è la dimostrazione che al bivio "oblio o figura di merda" convenga sempre scegliere la prima strada. Specialmente se non si hanno padrini e amici autori o editori che ti salvano il culo se sbagli.
5) il fatto che si sia risparmiato il processo solo a Jeremias, ieri sera, che poi era stato il vero caso durante la settimana e che in fondo era l'unico ad aver minacciato di passare ai fatti anziché limitarsi a dire cagate come gli altri, insegna che quel gruppo di lavoro lì tutela gli amici e i parenti, soprattutto se della Grande Sorella, più che del grande fratello. Il suo cambio di rotta poi (da bullo di quartiere a padre francescano), frutto di qualche evidente, saggia raccomandazione dall'esterno, fa ridere i polli. Tra un po' gli spunta l'aureola.
6) Bossari è tenero, carino, gentile e ha già la vittoria in tasca. Certo è che senza voler togliere nulla a lui, vista la concorrenza, lì dentro quest'anno bastava essere un pelino, ma solo un pelino meglio di Donato Bilancia, per venire fuori come un eroe nazionale.
Che pena.
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