Giuseppe Conte
L’obbiettività è diventata una
farsa, tanto da venire applicata come un “Optional” a discrezione. Pur non
entrando nel merito di qualsivoglia simpatia politica è innegabile che da
tempo, forse sicuramente troppo, sta succedendo un fatto strano. Fatta eccezione
per qualche raro caso, tutti e ripeto tutti i mas media, hanno come unico scopo eliminare (metaforicamente) il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Anche ad un profano, non solo
della politica, capirebbe che questa nutrita schiera di denigratori non la
stanno raccontando giusta, perchè non può essere sempre e tutta colpa di Giuseppe
Conte quello che succede di male in Italia. Vada per la politica, dove ognuno
ha le sue giuste recriminazioni, ma quando vedo che tutto quello che non funziona
in ogni settore della nostra vita quotidiana è tutta colpa di Conte, qualcosa
non quadra.
Personalmente non ho mai visto
in 70 anni un accanimento e una presa di posizione così altamente negativa nei
confronti di una persona, il che mi fa sorgere dubbi sul paese in cui vivo e mi
pongo qualche riflessione che onestamente mi porta sempre in un'unica direzione.
Oggi conta solo l’interesse personale, indipendentemente da tutto, faccio, scrivo
e dico solo quello che mi conviene. Siamo diventati un paese che non conosce
vergogna, diventando automaticamente dei cattivi esempi dimenticandoci che i
nostri figli o nipoti non hanno bisogno di tante parole ma di esempi. Un
discorso banalissimo il mio ma è l’essenza del mio umile e forse infantile
pensiero.
L’altra sera a “Otto e mezzo” dalla Gruber, si parlava dell’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte. Ebbene anche in questo caso Giuseppe Conte, secondo il giornalista Beppe Severgnini, “Non aveva il diritto di sentirsi scioccato, perché fa il Presidente del Consiglio” e partiva con una raffica di accuse non solo ingiuste ma fuori luogo e comunque sia, sono convinto che per Severgnini, Conte avrebbe sbagliato a prescindere. Cambiando canale nei tolk solita solfa, solito accanimento. In tarda serata i Tg con le notizie della prima pagina del giorno dopo. Titoloni guarda un po' contro chi? Giuseppe Conte.
Non ci si vergogna più perché si
è venduta la coscienza morale.