Francamente risulta
difficile e complicato capire le strategie televisive. Per tanti spettatori è
naturale porsi delle domande e non trovare risposte su quello che si vede oggi
giorno nei vari programmi televisivi e questo vale principalmente per
tutte tre le reti generaliste Rai, Mediaset, La7.
Il
mezzo televisivo, soprattutto quello pubblico, come la Rai , dovrebbe essere da
esempio nella correttezza delle informazioni, nella scelta oculata delle
persone che ospita, nella obiettività e nella trasparenza. Basterebbe saggezza,
buon senso ed equilibrio. Ma anche appartenenza. Da tempo si vedono conduttori
contrattualmente legati ad una rete che appaiono su reti diverse, personaggi
che conducono tranquillamente programmi in reti concorrenti e questo comporta
smarrimento negli spettatori.
Perche si
scelgono come opinionisti persone che
sono state condannate in via definitiva, un esempio su tutti, Vittorio Sgarbi
ma anche molti altri. Perche Sgarbi può tranquillamente ingiuriare, offendere,
urlare in tutti i programmi e in tutte le reti? Fa ascolto è la risposta più
ovvia, e allora per ottenere più ascolti tutto diventa lecito e in questo modo
si sprofonda nella merda più torbida.
Nel nome degli ascolti si vedono e si
sentono cose inaudite. Perche gli
opinionisti sono sempre gli stessi ed il più delle volte senza nessuna
competenza sul argomento trattato. Passi per le reti commerciali come Mediaset
dove in certi programmi, come quello della D’Urso, si vedono sbraitare soprattutto
opinionisti senza ne arte ne parte con una completa mancanza di cultura e con
un passato a dir poco discutibile e tutto questo educa malissimo lo spettatore.
Esempio perverso e destabilizzante. Ecco che anche in questo caso vale un'unica
risposta. Fa ascolti. Potremmo fare mille altri esempi dove la pochezza e lo
spessore dei vari programmi è veramente pietoso. Oggi funzionano i programmi
dove con la scusa dell’informazione si giudica, si condanna e si dileggiano
persone, quasi mai senza contraddittorio, processi televisivi da avanspettacolo
che hanno preso il posto dei tribunali e in nome degli ascolti si calpestano i
diritti più elementari. Anche nei fatti di cronaca si vedono esasperazioni
maniacali, eccessive e morbose, tese più che alla informazione al stimolante gioco di chi guarda dal buco della
serratura. Per non parlare del linguaggio, oggi sentire cazzo, figa, stronzo,
coglione, è la prassi.. stimolante
esempio di educazione.
Anche la stampa non è priva di colpe. Giornalisti che
sanno perfettamente fatti e misfatti e nefandezze varie di diversi personaggi famosi però acqua
in bocca, certi interessi valgono più di
tanti scoop. Ma se si potesse o si avesse il coraggio di scrivere quello che si
racconta nelle redazioni giornalistiche il mondo si capovolgerebbe.
Quello che stupisce maggiormente però è la
faccia tosta di certi personaggi che, approfittando della loro popolarità , utilizzano il mezzo televisivo per dare lezioni di vita,
pur sapendo che il loro passato non solo è torbido ma per certi versi agghiacciante.